Dall’inverno 2020 ad adesso i Bitcoin e poi anche gli Ethereum sono saliti rispettivamente oltre 50.000€ e 3500€ rendendo improvvisamente conveniente Minare quest’ultimi con schede video Nvidia o anche AMD. Con una scheda video GTX3060 (sempre di trovarla a un prezzo ragionevole) con almeno 6Gb di DDRAM (la chain Ethereum al momento occupa 4,22Gb e salterà a 5,25Gb a Ottobre 2022) e software Phoenixminer 5.6a si può partire e guadagnare. Servirà anche un account Binance.com attivabile a questo link.

Ma passiamo al puro calcolo di convenienza e ipotizziamo un PC con una GTX 3090, nel mining di ETHER varrebbe la seguente formula [410 Watt di consumo x 24 Ore di mining x 365 giorni/1000 = kWh 3.591 che vanno moltiplicati per il costo medio del kWh di 0,21€ ]. Il nostro sistema di mining costerà 754€/anno per ogni scheda GTX presente che dovranno essere sottratti al guadagno dell’estrazione degli ETH che attualmente è di circa 12€ a scheda al giorno che fanno 4.320€/anno – 754€ = 3.566€

Con la tabella qua sopra si può riadattare l’aspettativa di guadagno rispetto alla scheda video che si possiede, anche cifre piccole possono dare la soddisfazione del minatore e conservando a lungo gli Ether , o frazioni di esso estratte si potranno vedere bei guadagni in futuro.

Quindi il mining conviene senza se e senza ma ? Dipende.. è difficile dire se una scheda video GTX3090 raffreddata ad aria e pompata al suo massimo 24h durerà più di un anno coperto dalla garanzia, inoltre Bitmain che produce dei dispositivi ASIC altamente specializzati nell’estrazione di Bitcoin sta per presentare un miner per entrare nel mercato Ethereum e questo potrebbe rendere obsolete le schede video nell’arco di pochissimi mesi. Con schede meno performanti della 3090 la tabella sopra può semplificare il calcolo.
