Gli iMac di Apple sono quello che nel mondi Windows si chiama All-in-One PC. Molti però lo hanno acquistato quando gli SSD non erano ancora la norma e la memoria per risparmiare o perchè all’epoca bastava magari era di soli 8GB. Per fortuna si possono aggiornare entrambe queste componenti, soprattutto passare dalla velocità media di 100MB/secondo dell’Hard Disk Seagate normalmente contenuto in questi computer a 550MB/secondo dei moderni SSD fa un’enorme differenza nei tempi di attesa sia del boot che di qualsiasi procedura.

Per non fare danni occorre usare iOpener per scaldare il contorno del display. Poi con una specie di rotellina specifica che penetra nel lato del display solo la profondità sufficiente si lavora il monitor tutto in torno. Ci vogliono almeno 30 minuti per un iMac da 27″ e un po meno per un 21,5″ come il modello qua sotto.

Per garantire un solido incollaggio al momento della fine del lavoro bisogna impiegare almeno 20 minuti per ripulire il contorno dell’iMac dai residui di colla che altrimenti farebbero spessore impedendo alle nuove striscie di colla di aderire perfettamente al display.

Unicamente l’olio di gomito (meccanica) e l’isopropanolo (chimica) facilitano il lavoro di rimozione colla e pulizia dei contorni del display e dello chassis.

Qui sotto invece ho aperto un iMac 27″ del 2014 per aggiornare l’hard disk da 3,5″ con un SSD da 1Terabyte da 2,5″. Non è un’operazione facile come sembra in quanto bisogna procurarsi anche un adattatore che contiene una sonda termica. Normalmente negli HDD c’e’ una sonda che il computer può sfruttare per rilevare la temperatura interna al case ed eventualmente ridurre i MegaHertz della CPU rallentandola e consentendo al computer di raffreddarsi. Siccome gli SSD non contengono nessun sensore bisogna aquistare un adattatore a parte. IL sensore termico si collega con i 4 fili che si possono notare a sinistra del SSD akl’altezza del connettore Sata e di alimentazione.

Anche aggiornare da 4 a 8 o a 16 GB la memoria RAM può fare la differenza nell’utilizzo di programmi come Photoshop e aprire le porte al montaggio video. Poi a seconda della CPU sarà possibile usare video 4K o “solo” FullHD (1920×1080)

In questo MacBook del 2013 il drive DVD è stao rimosso a favore di un Hard Disk aggiuntivo, mentre il sistema operativo macOS si trova sul SSD SanDisk sottostante. Mei MacBook più nuovi non era più possibile avere due drive.

Spesso aggiorniamo i MacBook Pro e molto meno i MacBook Air che non hanno le RAM su socket bensì saldate sulla motherboard del notebook; oggigiorno Apple ma anche molti Notebook su base Intel presentano in un unico blocco: CPU, RAM, SSD, VGA, WiFi, Bluetooth, LAN e le USB-C e USB-A. Questo rende le componenti più veloci perchè si minimizzano i cavi o slot per collegarli ma purtroppo impediscono qualsiasi forma di aggiornamento hardware.

MacBook Pro si distingueva dai MacBook Air per la RAM aggiornabile. Nel MacBook Air 2011 ad esempio è comunque possibile aggiornare l’SSD originale con uno da 500GB o anche da 1Terabyte.




