Un cliente aziendale ha deciso di continuare a utilizzare un vecchio server a doppia CPU Intel Xeon E5-2650 che con 16 core a 2GHz e 64GB di DDR3-ECC a correzione d’errore gestirà senza problemi almeno 8/12 macchine virtuali sia Linux che Windows.
I tre additivi necessari per restaurare il server di 8 anni fa : Isopropanolo, Aria Compressa e spray per contatti. Si comincia con l’aria compressa togliendo tutta la polvere accumulatasi. Si prosegue smontando i moduli RAM e le CPU per cambiare la pasta termica ormai incrostata ma è fondamentale ripulire i moduli RAM impolverati e trattare ad aria compressa gli slot svuotati perché la polvere che vi si annida può generare falsi contatti dando errori nel BIOS/UEFI, che dopo la pulizia infatti non sono ricomparsi.
La pulizia con aria compressa pulisce l’interno dello chassis, poi si smontano e si puliscono schede (1 controller SAS 16 porte PCi-Express) e i moduli di memoria (8 in questo caso) con aria compressa prima e l’isopropanolo poi. L’avanzato BIOS/UEFI del server nota anche se si scambiano di slot i moduli, come è successo qui sotto.
La batteria tampone della scheda SAS, alla quale sono collegati fino a 12 hard disk o SSD serve nel caso manchi la corrente per tenere in vita i dati nel controller e non perdere neanche un bit fino alla riaccensione del server. Testata doveva dare voltaggio nominale di 3.6V invece dava 4V e quindi non era certo da cambiare, quella a bottone del BIOS, una comune cella al Litio CR2032 da 3V, invece si. Adesso l’ora dovrebbe tornare esatta anche a server scollegato dalla presa 220V.
Finisco il lavoro installando VMWare ESXi 7.03, l’originale che c’era in dotazione 8 anni fa e installando per prova sia Windows 10 che Ubuntu Mate 20 per testare il tutto e garantire che il server funzioni in tutte le caratteristiche, anche con il software VMWare ESXi molto datato.
Qui sopra si nota sulla destra che stanno funzionando contemporaneamente Windows 10 e Ubuntu Mate 20, sarà facilissimo clonare queste macchine virtuali che avranno ognuna il proprio indirizzo ip e la propria funzione o utente. Nella finestra in primo piano qua sotto sto aggiornando Ubuntu, visto che c’ero…
La schermata con le proprietà della macchina virtuale Windows 10, si nota che la versione 7 di VMWare ESXi riconosce solo Windows 8.1 che al tempo era il Windows più nuovo disponibile. Comunque selezionandolo per Windows 10, essendo già a 64 bit non ci saranno problemi di compatibilità.
Personalmente avrei preferito installare ProxMox, un virtualizzatore Linux arrivato all’ottava versione che invece è open-source, decisamente più aggiornato e quindi al sicuro da attacchi hacker perchè, al passo coi tempi (e coi delinquenti), usa l’autenticazione a 2 fattori con generazione di codice temporaneo sullo smartphone.
Qui sotto c’e’ la app di autenticazione a 2 fattori (2FA) Authy in esecuzione su iPhone. La app è multipiattaforma ed è disponibile anche per Windows, Android e macOS da scaricare QUI . La app fa anche il backup delle chiavi dei Token che genera, consentendo sempre di ripristinare il database su un nuovo dispositivo o su più dispositivi contemporaneamente.
VM / FILE SERVER MULTICORE DEL 2024
Anno dopo anno le CPU Intel Xeon o AMD Epyc per server hanno un numero sempre maggiore di core e possono gestire contemporaneamente sempre più macchine virtuali ma per le alte prestazioni da workstation o per il gaming, avendo frequenze più alte, le CPU i7 / i9 e AMD Ryzen Threadripper sono preferibili. Anche la memoria ECC a correzione di errore è inutilmente costosa e non sfruttabile nei PC gaming.
I nuovi Server Xeon 4 Gen. in arrivo quest’anno sono i server per alti carichi di lavoro con doppia CPU Intel Xeon con solamente (P)erformance-core della serie Granite Rapids oppure gli Intel Xeon con (E)fficiency-core serie Sierra Forest pensati per ottimizzare i consumi energetici per VM che non richiedono alte prestazioni. I PC office/internet sono l’80%.
Del resto la famosa legge di Moore si basa sul raddoppio dei transistor non delle prestazioni e ormai le enormi cache di secondo e terzo livello già ne usano oltre un miliardo.
Pochissimi programmi sanno gestire i 64 Cores / 128 Threads dei server di punta edizione 2024, mentre la possibile espansione della RAM tramite Registered DIMM DDR-5 fino a 4 Terabyte è totalmente sfruttabile sia in macchine virtuali che nelle workstation in qualsiasi programma 64-bit.
Installo e aggiorno praticamente qualsiasi cosa che abbia un sistema operativo, basta che convenga. Valutiamolo insieme !