
ChatGPT che sta per Chat Generative Pre-trained Transformer è un servizio innovativo e di ricerca informazioni in piena fase di sviluppo che sta guadagnando popolarità negli ultimi mesi essendo costantemente nelle news di Twitter ecc… Si tratta di una piattaforma di intelligenza artificiale conversazionale progettata per aiutare le organizzazioni a ottimizzare i processi aziendali e le interazioni con i clienti. Questa tecnologia promette di fornire un modo più naturale e intuitivo di comunicare con i clienti e di creare flussi di lavoro più efficienti. Con il suo potenziale di riduzione dei costi e di miglioramento del servizio clienti, non sorprende che molte aziende stiano iniziando a esplorare le possibilità di utilizzare ChatGPT come strumento alternativo o aggiuntivo ai servizi di Google. Tuttavia ci sono ancora molte domande sulla sua efficacia, sul suo rapporto costi-benefici e sulla sua sicurezza. In questo articolo esploreremo il potenziale di ChatGPT e discuteremo se si tratta di uno strumento alternativo o aggiuntivo ai servizi di Google.
Le differenze tra Google Search e ChatGPT e altri Bot AI
La cosa più importante nel momento in cui scrivo è riuscire a connettersi col bot di ChatGPT; infatti il sito https://chat.openai.com/ è stato letteralmente bombardato di nuove iscrizioni e dalla data di apertura ha guadagnato 1 milione di clienti (potenziali ovviamente) in soli 3 giorni. Vi consiglio di fare l’account appena possibile; è semplicissimo dato che è possibile usare il proprio account Google per loggarsi con pochi click. La differenza fondamentale tra la ricerca di Google e quella di ChatGPT è il modo in cui si fanno le domande e anche in cui si ottiene le risposte.

Nel caso di Google Search è fondamentale mantenere il numero di parole della ricerca più limitato possibile per ottenere risultati coerenti; ad esempio se cerco una macchina a noleggio a Roma Termini ma voglio un modello old-timer tipo Squalo scriverò: roma termini noleggio squalo + INVIO. In ChatGPT il Bot che si occuperà della mia ricerca preferisce magari la domanda formulata così: trova un old timer o macchina storica citroen squalo o simile a roma termini + INVIO.
Usi finora ampiamente testati di ChatGPT
Molto usato dai creatori di contenuti è la funzionalità di generazione estesa di testo. Per esempio se mi collego a https://chat.openai.com/ e scrivo: crea un testo di 20000 parole che metta in relazione la prima guerra mondiale con la seconda dal punto di vista dei tedeschi > il risultato che otterrò è incredibile. (anche se l’esempio potrebbe non essere dei migliori se hai letto fino a qui sono sicuro che proverai a cercare qualcosa di personalizzato)

Come appare la casella di ricerca del sito https://chat.openai.com/ quando è raggiungibile
Come si sostiene il sito ChatGPT e come guadagna ?
Nel momento in cui scrivo questo articolo (ancora l’intelligenza artificiale che mi posso permettere non capisce cosa voglio pubblicare e non mi anticipa nella scrittura) leggo su Twitter che Microsoft sarebbe in trattativa per investire 10 miliardi di dollari nel proprietario di ChatGPT. Il valore di borsa delle società a cui fanno capo OpenAI si aggira sui 29 miliardi, secondo Semafor, l’investimento di Microsoft farebbe parte di un complesso accordo in cui la società otterrebbe il 75% dei profitti di OpenAI fino a quando non recupererà il suo investimento. Una volta raggiunta tale soglia, tornerebbe a una struttura che riflette la proprietà di OpenAI, con Microsoft che detiene una quota del 49%, altri investitori che prendono un altro 49% e la società senza scopo di lucro di OpenAI con il 2%. Poi la notizia di ieri che la società OpenAI abbia assunto lavoratori Kenioti per “ripulire” ChatGPT da contenuti offensivi per gli utenti. Il fatto che i lavoratori in questione vengano pagati 2$ l’ora neanche mi potrebbe meravigliare più di tanto, come non meraviglia la società SAMA che fa da intermediario tra ditte come OpenAI e i lavoratori in Kenia e afferma di aver contribuito a far uscire dalla povertà più di 50.000 lavoratori. Rimane il fattore etico perchè pare che la società statunitense abbia fatto etichettare decine di migliaia di frammenti di testo per rimuoverli da ChatGPT e la natura di questi avrebbe infastidito la sensibilità di alcuni lavoratori kenioti. Ma anche qui a parte che siano sottopagati non credo che frammenti di testo siano diversamente spiacevoli per un europeo o un africano.

Resta la speranza che avendo finalmente una valida alternativa a Google, anche se richiede un adattamento mentale notevole, il vantaggio di questa tecnologia di IA sia tutto rivolto agli utenti. Almeno fino a quando Microsoft o altri si saranno mangiati il pieno controllo e potranno decidere di battere cassa.
C’e’ un articolo in cui tento di descrivere i primi servizi di intelligenza artificiale disponibili dal 2023 QUI purtroppo gran parte sono a pagamento e per testare si hanno pochissime opzioni.

